Notule

 

 

(A cura di LORENZO L. BORGIA & ROBERTO COLONNA)

 

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XVI – 04 maggio 2019.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: BREVI INFORMAZIONI]

 

Il prione si replica efficientemente senza l’ausilio dell’α-sinucleina. Un nuovo studio ha dimostrato che PrPSc, la forma trasmissibile della proteina prionica che induce la trasformazione della forma cellulare, è in grado di propagarsi efficientemente nel cervello di animali anche in assenza di α-sinucleina (topi knockout). Dunque, l’ipotesi da anni in campo e apparentemente suffragata da prove indirette del ruolo chiave dell’α-sinucleina quale modulatore della propagazione dei prioni, è confutata da prove sperimentali fornite da Bistaffa e colleghi dell’Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano e del SISSA di Trieste. [Bistaffa E., et al., Mol Neurobiol. AOP – doi: 10.1007/s12035-019-1602-6. Apr 30, 2019].

 

Cellule staminali mesenchimali per il trattamento di sclerosi multipla, glioma e ipossia cerebrale. Nuovi farmaci sperimentati con successo in vitro per differenti malattie cerebrali, si rivelano spesso deludenti in vivo per incapacità di attraversare la barriera ematoencefalica o per insufficiente distribuzione tessutale. Per questo si studiano le cellule staminali mesenchimali come strumento per veicolare direttamente al cervello terapie per una vasta gamma di patologie. Sherman e colleghi hanno realizzato una rassegna ragionata dei principali studi sull’impiego di tali cellule in una patologia neurodegenerativa a patogenesi autoimmune, come la sclerosi multipla, in una grave condizione oncologica, quale il glioma, e nell’encefalopatia ischemica ipossica. [Sherman L. S., et al., Semin Cell Dev Biol. AOP – doi: 10.1016/j.semcdb.2019.03.003, 2019].

 

Le femmine ricevono più maltrattamenti dei maschi dalle madri stressate. Nel mondo animale l’apparente trattamento peggiore delle femmine da parte della genitrice in condizioni di sofferenza era stato suggerito da numerose osservazioni. Keller e colleghi hanno dimostrato che, in condizioni di stress cronico indotto nella madre mediante un modello artificiale standard (scarcity-adversity model), i maggiori maltrattamenti sono riservati alle femmine. Queste differenze fra sessi della prole non sono state rilevate nei due contesti realizzati per controllo. Il differente comportamento delle madri stressate più spiegare, almeno in parte, le peggiori conseguenze comportamentali ed epigenetiche rilevate nelle femmine. [Keller S. M., et al. Mult Scler. Apr 15: 1352458519841829, 2019].

 

Il sonno è necessario per l’apprendimento motorio intelligente nel topo. Il consolidamento della memoria è stato studiato particolarmente per l’apprendimento esplicito umano, e il termine “consolidation” nelle neuroscienze sperimentali è generalmente usato per indicare l’accresciuta fedeltà durante la valutazione di un comportamento appreso e modellato con l’esercizio. Numerosi studi hanno dimostrato e confermato l’importanza dello stato funzionale del sonno a sostegno del processo di consolidamento per vari tipi di memoria, incluse quelle motorie; ma recenti evidenze hanno suggerito che il sonno possa fare di più e, in particolare, possa favorire un uso più flessibile di quanto è stato appreso durante la veglia. Su questa base, Pettibone e colleghi del Mount Sinai Integrative Sleep Center di New York hanno dimostrato che, nell’apprendimento motorio del topo, il sonno favorisce l’estrazione del pattern della memoria appresa, consentendo di impiegarlo intelligentemente in un compito che è all’opposto di quello esercitato. [Pettibone W. D., et al. Front Neurosci. 13: 293 - AOP doi: 10.3389/fnins.2019.00293, 2019].

 

Il ruolo dei recettori toll-like (TLR) nelle malattie neuroinfiammatorie. Kumar, ricercatore australiano della facoltà di Medicina dell’Università del Queensland (Brisbane), ha fatto il punto delle conoscenze sull’importanza dei TLR nella patogenesi della neuroinfiammazione in differenti condizioni. I TLR sono espressi da varie cellule immunitarie presenti nel sistema nervoso centrale e, dei 13 tipi descritti nei mammiferi, solo alcuni sono presenti ed attivi nel cervello. Scoperti come recettori cruciali nel riconoscimento di pattern associati a patogeni, si sono rivelati importanti nel riconoscere pattern di danno/pericolo generati dallo stesso ospite, e nell’avviare risposte immuni proinfiammatorie. Kumar descrive il ruolo dei TLR nella meningite batterica, nell’encefalite virale, nell’ictus, nella malattia di Alzheimer, nella malattia di Parkinson e nella sclerosi multipla. [Cfr. J Neuroimmunol. 332: 16-30, 2019].

 

Le più antiche interazioni Homo-mammiferi in Europa scoperte ad Apricena. Nel sito archeologico datato con metodo bio-cronologico tra 1,3 e 1,6 milioni di anni, denominato Pirro Nord (PN13), in località Apricena in provincia di Foggia, sono stati scoperti oltre trecento manufatti di pietra associati a migliaia di resti fossili di vertebrati. L’analisi dei segni di taglio sulle ossa e la spaccatura regolare, ritenuta intenzionale, hanno contribuito, con le tracce di consumo sugli strumenti, alla ricostruzione di attività di sfruttamento delle risorse alimentari animali da parte degli ominidi, in competizione con i carnivori. Il ritrovamento costituisce una delle prime evidenze in Europa dello sfruttamento della fauna da parte del genere Homo. [Cheheb R. C., et al., Naturwissenschaften 106 (5-6): 16. Apr 22, 2019].

 

Rendere attuale l’elegante e armoniosa serenità della bellezza rinascimentale. La riflessione sulla bellezza al Seminario sull’Arte del Vivere, dopo aver considerato il paradigma platonico astratto dalle forme sensibili, è approdata alla concezione di epoca contemporanea rappresentata in alcune celebri pagine di Dostoevskij (v. in “Il potere della bellezza concepita non come qualità percettiva della forma, ma quale dimensione dell’essere”. Notule del 13-10-18).

La forza d’animo che deriva dalla maturazione di una tale sensibilità è innegabile, e si comprende che il compimento di un simile percorso possa essere considerato un punto di arrivo. È stato tuttavia proposto un ritorno al potere della forma, che non disconosce il valore dell’iter che ha portato al traguardo di comprendere ed impiegare la bellezza nella dimensione dello spirito, ma vuole affiancare questa direzione principale per cercare di acquisire ogni conoscenza possibile circa le risorse evocative, suggestive e imitative insite nel bello di natura e delle opere d’arte. A questo scopo è stato proposto un esercizio in forma di esperimento. Prendendo le mosse dall’effetto prodotto sui passanti in Firenze da donne in costume rinascimentale, con acconciature, portamento e stile del tempo, una partecipante al seminario ha suggerito l’estrazione di un paradigma estetico dalle costanti presenti nelle due celebri opere di Raffaello, La Madonna del Belvedere e La Madonna del Cardellino, e si è offerta di interpretarlo in occasioni sociali per studiare gli effetti evocativi, suggestivi e imitativi prodotti.

 

Notule

BM&L-04 maggio 2019

www.brainmindlife.org

 

 

 

 

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